BIG BANG TRAVE - GIANANTONIOMURATORI

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BIG BANG TRAVE

 
1993
BIG BANG 
Deposito per modello di utilità N° MI 93U000569

 
 
Il progetto è una precisa richiesta dell’azienda che successivamente lo metterà in produzione: si tratta di un sistema di letti sovrapponibili, il più alto dei quali è a circa 100 cm dal pavimento. 
Nello spazio occupato normalmente da un letto viene concentrato il maggior numero possibile di elementi: la composizione di base comprende infatti, oltre a tre letti sovrapponibili, una scrivania e a una panca-pedana scendiletto.
Il letto alto è accessibile dalla pedana


scendiletto, che scorre su ruote e che può essere usata anche come normale panca, al servizio della scrivania. 
Per salire e scendere comodamente dalla panca-pedana, è previsto un gradino pieghevole nel fianco. 
Il letto più basso può essere sostituito da cassettoni estraibili, così come la panca-pedana da cassepanche. 
Per evitare che i vari elementi si danneggino urtandosi, negli zoccoli dei fianchi sono previste delle rotelle orizzontali che guidano anche la traiettoria di scorrimento.


A differenza di soluzioni simili, ma con letti scorrevoli su guide a rotaia, i componenti del sistema possono essere usati autonomamente, se occorre, anche in altre stanze.


Dopo essere stato depositato e prima di essere ceduto in concessione per essere prodotto, Big Bang è pubblicato da Di Baio editore.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1994
TRAVE 
Deposito per modello di utilità N° MI 94A000315

L’idea nasce nella fase di progetto per ampliare le composizioni di Big Bang. 
Si tratta di una struttura orizzontale su cui vengono spostati i contenitori e le mensole: una sorta di controsoffitto scorrevole.
 


Nei primi disegni Trave appare assieme a Big Bang, ma il suo utilizzo, essenzialmente autonomo, ne prefigura l’uso oltre che nelle camerette, anche in altre zone della casa e negli uffici.
 

 
 
Le travi, su cui scorrono le mensole e i contenitori, possono appoggiare oltre che su Big Bang, su elementi verticali a libreria o a portale, oppure essere fissate direttamente alle pareti. Il principale vantaggio di questo nuovo

tipo di mobile, che è sostanzialmente una libreria o un vero e proprio armadio orizzontali, risiede nella possibilità di accrescere l’abitabilità degli ambienti senza occupare spazio a pavimento.
 
Trave occupa in casa un’altezza normalmente mai utilizzata, benché sia facilmente e direttamente accessibile da ogni persona in piedi che sollevi una mano. Le mensole scorrevoli 


presentano gli oggetti contenuti sempre in vista e a portata di mano, cosa che non succede nei controsoffitti, dove gli oggetti si accumulano in profondità.


Le foto illustrano la messa a punto dei prototipi per la presentazione al Salone del mobile. 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Antimobile per eccellenza, Trave, una volta installato è praticamente invisibile, ma questa sua caratteristica, tra le più positive, si rivelerà probabilmente uno dei limiti per essere conosciuto. Assolutamente unico, in un panorama di offerte reiterate e indistinguibili, che si rafforzano a vicenda, si pensi agli armadi tutti uguali, non riesce a comunicare gli elementi di autentica innovazione che lo caratterizzano e a diffondere la propria immagine.
 

La stampa di settore non lo ritiene interessante da pubblicare e l’ignora.
A fronte di un panorama di offerte e di proposte in cui la pubblicità presenta con il linguaggio enfatico della persuasione ogni novità, ancor più se inesistente e più in generale un’immagine di abitazione convenzionale, Trave compare, uniche eccezioni, solo su due riviste (di design e di turismo), quando già l’azienda, che l’ha realizzato e messo in catalogo, ha smesso di produrlo.

 

In uso nella casa dell’autore, Trave, giorno per giorno, risolve in modo ordinato con esemplare quanto discreta (ed esclusiva) efficienza, il problema di

eliminare dalla vista alcuni metri cubi di oggetti (coperte, libri, colori, strumenti musicali, riviste, album di foto, dischi in vinile, lavori archiviati, ecc.) 
 
 
 
 
 
 
 gianantonio.muratori@gmail.com





 
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