Donna acrilica, angelica ma non angelicata
È abitudine non solo italiana criticare tutto il nuovo, qualsiasi esso sia. L’architettura è il primo bersaglio di questo atteggiamento. Per questo, l’isola di Burano, unico luogo al mondo con un assessore preposto al colore delle case, è stata bersaglio di critiche ingiustificate quando, per ritinteggiare le abitazioni, man mano che i colori sbiadivano, sono state abbandonate le tecniche del ducotone ad olio o della tempera ad acqua per passare all’acrilico. È vero, il colpo d’occhio è diverso, i colori sono meno fané e non si mimetizzano con l’acqua della laguna. L’acrilico non ha tutte le nuances dei procedimenti antichi, ma rende il tutto più grafico, più preciso, più contemporaneo, come il vetro rigorosamente non anti-riflesso che Francis Bacon apponeva sopra ogni suo quadro. Se i dipinti di Gianantonio Muratori non fossero figli dell’acrilonitrile, monomero che costituisce almeno l’85% delle unità ripetitive nella catena polimerica, sarebbero una noiosa esercitazione su lavori altrui. La Maja Desnuda di Francisco José de Goya y Lucientes, reinterpretata dall’occhio di Gianantonio Muratori nel quale si era impressa l’opera di Andrew Warhola, alias Andy Warhol, per non essere desueta, non poteva che essere acrilica, forte, grafica. A trecento anni di distanza dall’illustre omonimo vignolese Ludovico Antonio Muratori, Giovanni Antonio percorre una strada diversa e non ecclesiastica, ma pur presentando la figura femminile senza veli nelle infinite posizioni consentite dal corpo, rimane sempre estetico, celebrativo, in qualche modo adorante e mai volgare. Beige-oliva chiaro sdraiata su blu di Persia, blu di Prussia in piedi su sfondo ambra e ametista, grigio asparago supina su rosso prugna, viola melanzana a testa in giù su verde muschio e pervinca, azzurro fiordaliso sul fianco su International Klein Blue, accovacciata pistacchio su melone e blu metallizzato, arancione fiamma ancora in piedi su catrame scuro. Innumerevoli sono le combinazioni di posture e di colori che Gianantonio Muratori dedica alla donna.“La pittura di nudo - scriveva Bernard Berenson - quando trattata adeguatamente è il tema pittorico più vivo e vivificante... la figura deve essere presentata con tanta chiarezza da percepirla più facilmente e rapidamente che nel vero; risultandone in noi un senso di cresciuta capacità vitale”.Quando esperti Muratori, dopo avere costruito, tinteggiano con l’acrilonitrile, il risultato è assicurato.
Jean Blanchaert